201501.21
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Aprirà a maggio il nuovo distretto permanente del made in Italy in Cina

Due notizie in questi giorni hanno contribuito ad alimentare la “febbre cinese” che ormai sembra aver contagiato sempre più imprese e imprenditori italiani.

A quanto pare maggio sarà un mese importantissimo per il made in Italy. Non solo perchè avrà inizio l’Expo 2015 di Milano, per il quale si attendono visitatori da tutto il mondo e ben 2 milioni solamente dalla Cina, ma anche perchè a maggio aprirà un nuovo super centro commerciale da 20 mila metri quadri per portare il meglio del made in Italy in Cina.

Il centro aprirà nella città di Jimo, nella regione dello Shandong, una vera e propria città del commercio che si sviluppa su 26 km quadrati e può contare su ben 160 mila addetti comunali solo per la manutenzione delle strutture. All’interno di questa gigantesca area saranno presenti show-room e aree destinate alla vendita all’ingrosso, insieme a veri e propri punti vendita al dettaglio.

Il progetto ha l’obiettivo di creare un distretto permanente del made in Italy e avviare una piattaforma distributiva a livello nazionale dedicata al vastissimo mercato della Cina, il tutto favorito da accordi ad hoc stipulati con la dogana e le istituzioni cinesi per facilitare lo scambio commerciale.

I cinesi disporranno così, in un unico luogo, del meglio del made in Italy, dall’abbigliamento alle calzature, dai gioielli all’arredamento fino all’oggettistica di design, all’artigianato artistico e ai prodotti dell’industria agroalimentare.

Giuseppe Mazzarella, presidente nazionale di Confartigianato moda e membro del cda dell’ICE, sottolinea come questa sia una grande opportunità per le PMI:

Il target principale a cui si rivolge il progetto è quello delle tantissime piccole e medie imprese italiane che da sole non riuscirebbero a organizzarsi per essere presenti in maniera competitiva sul mercato cinese.

Ma le novità non finiscono qui. Lunedì prossimo, giorno del Capodanno cinese, il colosso emiliano della grande distribuzione Conad inaugurerà cinque punti vendita in Cina, tra Shanghai e le province limitrofe di Jiangsu e Zhejiang.

Un’operazione che sarà realizzata, dopo la rottura dello storico sodalizio i francesi di LeClerc, insieme a un partner locale e che sarà caratterizzata dall’apertura di esercizi che distribuiranno oltre 250 prodotti tipici italiani a marchio Sapori & Dintorni e Conad, affiancati da vending machine da cui i cinesi potranno fare acquisti anche attraverso internet

Conad, che lo scorso anno ha messo insieme un giro d’affari di 11,6 miliardi di euro (+5,9% rispetto al 2012), parte dunque all’attacco del mercato alimentare cinese, il quale ha registrato negli ultimi cinque anni un tasso medio di crescita delle importazioni superiore al 20% e che si stima possa diventare entro il 2018 il maggiore importatore mondiale con un valore di oltre 80 miliardi di dollari annui.

Per concludere, a completamento delle novità targate Italia-Cina, nella giornata del 15 gennaio è stato siglato a Pechino un importante accordo tra Enac e Caac (ente dell’aviazione civile cinese).

L’accordo segna la ‘resurrezione’ di Alitalia sulle rotte cinesi, in particolare verso Pechino e Shanghai, dopo il periodo di sospensione dovuto ai numerosi problemi incontrati dalla compagnia italiana.

Saranno incrementati i flussi di traffico sia per quanto riguarda il trasporto passeggeri sia nel cargo, con un aumento anche degli scali toccati dai vettori cinesi. Infatti China Eastern, oltre a volare su Roma, effettuerà anche la tratta Shanghai-Milano, mentre Hainan opererà anche su Chongqing-Roma e Air China passerà da 5 a 7 giorni di voli consecutivi su Milano.