La Cina arriva all’Expo 2015
A Milano, per l’Expo 2015 sono attesi circa 3 milioni di visitatori stranieri, di cui 1,5 milioni arriveranno dalla Cina.
“Ad oggi sono già stati venduti trecentomila biglietti e sono stati concessi oltre seicentomila visti per l’Italia”, ha reso noto Richard Wei, dirigente del Segretariato generale del Shanghai Post-Expo.
“In occasione di Expo – ha proseguito il delegato cinese impegnato nel team di lavoro del governo di Shanghai per la partecipazione ad Expo 2015 – abbiamo intenzione di istituire il “China-Italia fashion and industry development fund”, un fondo da circa 125 milioni di euro per promuovere una piattaforma di scambi sui settori del Made in Italy, tra cui il vino, l’olio e la moda”.
Nell’Expo la Cina si presenta come il più grande espositore ed investitore. Da gennaio ad agosto 2014, la Cina ha investito in Italia circa 5,7 miliardi di euro per l’export verso il proprio Paese per tecnologie nel tessile, nel design, nella produzione manifatturiera, nella scienza ed innovazione, nella sanità.
La Cina si colloca ormai tra le maggiori potenze economiche al mondo ed ha avviato una serie di riforme per la crescita del paese, permettendo così lo sviluppo della presenza degli stranieri nel suo mercato al fine di creare un miglioramento ed un aumento dell’economia interna.
I rapporti bilaterali tra l’Italia e la Cina hanno portato il nostro Paese ad essere il quinto partner commerciale europeo con un investimento da parte della Cina di 8 miliardi di dollari con l’accordo sottoscritto dal Capo del Governo italiano Matteo Renzi e dal Premier cinese Li keqiang durante la visita in Italia.
Ma i rapporti di collaborazione tra l’Italia e la Cina, nel corso degli ultimi anni, si sono intensificati, non solo nel settore del commercio, bensì anche in quello universitario, culturale e sanitario, consentendo ai due Paesi di conoscersi sempre meglio.
Obiettivo delle aziende italiane deve essere quello di entrare nel mercato cinese, che ha ormai cambiato il proprio modello verso i consumi. Negli ultimi anni i cinesi hanno fatto investimenti per 12 miliardi nel nostro Paese, e questo anno, con la vendita del 40% di Ansaldo Energia e l’entrata con il 35% del colosso statale cinese Grid in CDP Reti, hanno fatto un investimento di 2,1 miliardi di euro (che sono andati nelle casse dello Stato italiano), accordo con il quale distribuiscono energia ad un miliardo di persone. Importanti relazioni economiche sono state inoltre avviate con la Bank of China.
L’Italia deve necessariamente puntare sul mercato dei beni di lusso, istituire degli investimenti incrociati sulla tecnologia strumentale, la nuova via della seta deve svilupparsi su via marittima (merci), aerea (turismo) ferroviaria (merci e turismo), portuale.
Le regioni italiane guardano con estremo interesse alla Cina in vista di Expo 2015 e, fra queste, non può mancare la Toscana che ha firmato l’accordo con l’associazione di Shangai Cina-Italia.
La regione Toscana e l’associazione Cina-Italia, che ha sede a Shangai, hanno infatti sottoscritto, nei giorni scorsi, un protocollo d’intesa con l’assessore regionale all’agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, e il presidente esecutivo di Cina-Italia, Zhu Yuhua.
“Con il presente protocollo la regione Toscana e l’associazione Cina-Italia di Shangai intendono condividere l’importanza di porre in essere tutte le azioni volte a facilitare, in occasione dell’Expo 2015, gli scambi colturali e/o commerciali tra gli operatori toscani e gli operatori cinesi”, si legge nel documento ufficiale.
Tra le iniziative previste dall’accordo c’è l’organizzazione, nell’ambito di quanto la Toscana e l’associazione Cina-Italia metteranno in piedi per l’Esposizione Universale di Milano, di eventi ai quali far partecipare aziende che rappresentano le eccellenze toscane del settore agroalimentare e dell’artigianato artistico, con l’obiettivo di favorire gli scambi commerciali tra le aziende toscane e quelle cinesi.
Altra iniziativa – secondo una nota ufficiale della regione Toscana – sarà quella di creare itinerari turistici, percorsi e tour, ideati e organizzati con particolare attenzione alle esigenze del turismo cinese, progetto in cui sarà determinante l’esperienza dell’associazione Cina-Italia. L’associazione di Shangai riserverà, inoltre, in occasione dell’Expo 2015, nel Padiglione CCUP, che ospiterà le aziende cinesi a Milano, spazi per le aziende toscane che vorranno organizzare eventi culturali e/o commerciali.
La Cina, infatti, sarà presente a Milano, oltre che con il padiglione istituzionale, anche con un padiglione di aziende di Shangai, denominato China Corporated United Pavillion Expo Milano 2015 (Padiglione CCUP). Questa è la prima esperienza che vede importanti imprese cinesi unirsi per partecipare all’Esposizione Universale con un proprio padiglione. Il tema unificante sarà “China seeds”: le imprese partecipanti intendono, basandosi sui valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare, valorizzare lo spirito imprenditoriale cinese caratterizzato da ereditarietà, perseveranza ed innovazione.