L’agroalimentare italiano è in salute e i DOP e gli IGP guidano le esportazioni
Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, presenta la classifica Qualivita 2014, che ogni anno elegge i prodotti migliori italiani delle indicazioni geografiche.
Quello che emerge dai dati presentati da Ismea è che l’Italia rimane leader mondiale del comparto per numero di produzioni certificate, con 269 prodotti iscritti nel registro Ue, di cui 161 DOP, 106 IGP, 2 STG.
Un comparto che garantisce la qualità anche attraverso i 120 Consorzi di tutela riconosciuti dal MIPAAF, 48 Organismi di Certificazione autorizzati, per un complessivo numero di oltre 60.600 visite ispettive e 75.700 controlli analitici (campione di 150 prodotti).
Il volume prodotto è pari a 1,27 milioni di tonnellate, di cui oltre un terzo esportato per un valore pari a circa 2,4 miliardi di euro in aumento del 5% su base annua, da cui scaturisce un fatturato alla produzione di 6,6 miliardi di euro e al consumo di circa di 13 miliardi di euro.
Ezio Castiglione, presidente di Ismea, afferma:
Il più 5% delle vendite all’estero conferma il successo del Brand Italia oltre confine, dove gli spazi di crescita restano ampi e incoraggianti. Sfruttare i potenziali significa però agire con maggiore determinazione sulle leve aziendali, in particolare sulla competitività, in un mercato reso nel frattempo più trasparente dal Pacchetto Qualità che, con la protezione ‘ex officio’, impone agli Stati Ue la tutela delle denominazioni d’origine contro i falsi. Cruciale sarà anche l’esito dei negoziati nell’ambito dell’accordo bilaterale con gli Usa. L’inserimento della tutela dei marchi di origine tra i punti fondamentali della trattativa rappresenta un importante passo in avanti, bisognerà adesso tradurlo nei testi attuativi.
La classifica Qualivita si basa su una metodologia consolidata ed utilizzata dai ricercatori a tutti i livelli nella messa a punto di “classifiche “ o “benchmark”. La posizione di ciascuna produzione nella graduatoria finale scaturisce dalla media aritmetica delle posizioni ottenute in altre singole graduatorie, come il fatturato alla produzione sul mercato nazionale, quello al consumo sul mercato nazionale, il fatturato da export e la quantità esportata.
Queste le prime dieci posizioni per quest’anno:
1) Grana Padano DOP
Con circa 885 milioni di euro di fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale, 530 milioni all’export e il 30% della sua produzione che varca i confini nazionali il Grana Padano DOP guida la classifica 2014.
2) Parmigiano-Reggiano DOP
Secondo posto, ma staccato di pochissimo dal primo, per il Parmigiano-Reggiano DOP: 809 milioni di euro il fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale e 460 milioni all’export. Anche in questo caso il 30% della produzione viene esportato.
3) Mela Alto Adige IGP
Terza principalmente in merito alla quantità percentuale esportata (pari al 61%) ha comunque buone performance economiche.
4) Prosciutto di Parma DOP
Ottime performance economiche anche per il Prosciutto di Parma DOP (4°): 500 milioni di euro per il fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale e 241 milioni all’export.
5) Pecorino Romano DOP
Il Pecorino Romano (4° pari merito) primeggia soprattutto per la quantità di produzione certificata esportata.
6) Aceto Balsamico di Modena IGP
7) Gorgonzola DOP
8) Mozzarella di Bufala Campana DOP
9) Speck Alto Adige IGP
10) Mela Val di Non DOP